Dr. Fawzi Ismail: “Condanniamo il comportamento della dirigenza dell’Autorità Nazionale Palestinese, considerandolo lontano dai nostri principi morali e nazionali”.
L’Unione delle Comunità e delle Organizzazioni Palestinesi in Europa risponde a quanto pubblicato dai media palestinesi e arabi riguardo l’attacco del Presidente Palestinese M. Abbas contro Khalida Jarrar, leder del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e membro del Consiglio Legislativo Palestinese durante l’incontro del Comitato Esecutivo dell’OLP tenutosi a Ramallah.
Fawzi Ismail, Presidente dell’Unione, afferma: “Quanto detto dal Presidente M. Abbas contro il movimento dei prigionieri e il suo tentativo di intimidire Khalida Jarrar impedendole di esprimere liberamente le posizioni del proprio partito, mostra, da parte della leadership ufficiale, una degenerazione morale e politica tale da non poter essere più tollerata dal nostro popolo”.
Dr. Fawzi ha continuato sottolineando che questo atteggiamento politico alquanto sospetto riflette la preoccupante risposta della leadership palestinese al progetto americano e israeliano, la cosiddetta “proposta Trump”, che non lascia spazio al confronto e alla discussione. Questa politica di esclusione praticata da Abbas è un chiaro segno della debolezza e del disorientamento della leadership palestinese. ”
È certo che nessuno prende Abbas seriamente”, prosegue Ismail, ma allo stesso tempo mette in guardia da questo genere di condotta “proprio per la posizione politica ricoperta da Abbas, che monopolizza la rappresentanza ufficiale attraverso l’esclusione e la manipolazione delle controversie interne, invece che cercare il dialogo, l’unità e il confronto. Abbas è l’erede del fallimento di Oslo e sta gestendo l’Autorità Palestinese come se fosse un’azienda e non come un movimento di liberazione nazionale con oltre 12 milioni di persone”.
Il Presidente dell’Unione delle Comunità e delle Organizzazioni Palestinesi in Europa lancia un appello “ai giovani affinché partecipino alla politica e all’azione sociale, in tutti i campi, dall’università ai media, ai sindacati e affinché non accettino il percorso in cui Abbas sta portando la politica palestinese. Questa fase di sfida a Oslo richiede sacrificio, una lotta comune e delle chiare e ferme posizioni nazionali”.
Dr. Fawzi conclude il suo comunicato chiedendo ad Abbas di porgere pubbliche scuse a Khalida Jarrar, al popolo palestinese e al movimento dei prigionieri per il suo comportamento, lontano da ogni logica democratica e dai nostri valori.