Comunicato dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Palestinesi – Europa
In questa Giornata della terra, dichiariamo:
Il sostegno all’unità della nostra terra, del nostro popolo e i nostri pieni diritti nazionali
Che respingiamo la convocazione di una sessione del Consiglio Nazionale Palestinese sotto occupazione
Sì a un Consiglio nazionale unificato che riaffermi e ricostruisca il progetto di resistenza nazionale
Alla luce dei rapidi sviluppi politici nella Palestina occupata e nella regione e della determinazione della leadership monopolistica dell’OLP a convocare una sessione del Consiglio Nazionale Palestinese nella Ramallah occupata, e in occasione della Giornata della Terra, noi dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Palestinesi – Europa riaffermiamo la nostra posizione sull’unità del popolo palestinese e della terra di Palestina. Facciamo appello alle masse del nostro popolo in patria e nella diaspora, specialmente in Europa, insieme con le comunità arabe e gli amici del nostro popolo di ogni parte del mondo, perché si impegnino in un’ampia mobilitazione popolare a difesa della causa palestinese e sostengano gli eventi organizzati per la Giornata della Terra, inclusa la partecipazione alle Grandi Marce del Ritorno nella patria occupata e nella diaspora. L’UPCO-E si unisce a ogni voce palestinese che chiede l’opposizione al progetto reazionario Americano-sionista volto alla liquidazione della causa palestinese attraverso il cosiddetto “Accordo del Secolo” e le quotidiane azioni politiche sioniste.
Tutte le forze e le personalità politiche palestinese devono assumersi le proprie responsabilità ed esprimere il loro impegno per l’unità nazionale rifiutando la convocazione di una sessione del Consiglio Nazionale Palestinese sotto occupazione a Ramallah. Questo passo irresponsabile mira a riprodurre l’approccio distruttivo già in corso e non fa altro che consolidare la divisione, la disintegrazione e la frammentazione della causa palestinese. Esso risponde solo agli interessi della “leadership” monopolistica e non tiene in considerazione né risponde al desiderio e alla volontà del popolo palestinese di raggiungere l’unità, né alla richiesta popolare di tenere una sessione unificata del Consiglio Nazionale palestinese al di fuori della Palestina con la partecipazione di tutte le forze. Tale Consiglio Nazionale unificato costituisce un approccio democratico nazionale per ripristinare l’unità popolare e un percorso democratico per il nostro movimento di liberazione nazionale al fine di ricostruire il progetto di resistenza nazionale palestinese.
L’Unione delle Comunità e Organizzazioni palestinesi – Europa chiede la non partecipazione alla sessione del Consiglio Nazionale Palestinese che si terrà nella Ramallah occupata. Qualsiasi personalità palestinese che partecipi a questo Consiglio, intenzionalmente o in buona fede, contribuirà allo smantellamento del programma di consenso nazionale palestinese. Questo non rispecchia gli interessi e i diritti delle nostre comunità palestinesi e mina gli obiettivi e le aspirazioni di tutto il nostro popolo al ritorno, alla liberazione, all’autodeterminazione e all’istituzione dello stato di Palestina sull’intera terra della Palestina con Gerusalemme come sua capitale.
Infine, chiediamo alla leadership monopolistica dell’OLP di cessare immediatamente i suoi sforzi, sia espliciti sia coperti, per convocare questa sessione – già un fallimento in anticipo – in violazione della volontà del nostro popolo, delle forze di resistenza palestinesi e dei loro movimenti popolari e dei loro sacrifici in tutta la Palestina e nella diaspora.
Gloria ai martiri e libertà ai prigionieri.
Non c’è alternativa all’unità che preservi i nostri diritti e principi nazionali!