Memorandum sul quartiere di Sheikh Jarrah

08/04/2021

Salviamo dal trasferimento forzato le famiglie del quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme minacciate di espulsione.

In attuazione della decisione del governo israeliano sull’annessione delle terre
palestinesi nella Cisgiordania occupata, la Corte Suprema israeliana ha emesso un
ordine di deportazione dei residenti del quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme per
procedere con la demolizione delle loro case, nonostante le famiglie possiedano i
documenti che confermano la loro proprietà. Nonostante ciò il governo di occupazione
vuole continuare a “giudaizzare” Gerusalemme sostenendo che la terra fosse di
proprietà degli ebrei prima del 1948.

Ma le famiglie palestinesi vi si stabilirono nel 1956 in base a un accordo con il governo
giordano e l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati
palestinesi (UNRWA), dunque prima dell’occupazione israeliana della città del 1967.
Queste famiglie sono vittime di trasferimenti forzati, dovuti alla pulizia etnica messa in
atto dal governo di occupazione israeliana attraverso le azioni provocatorie dei coloni
israeliani, che insultano, minacciano e gettano immondizia sui residenti di quest’area,
che sono palestinesi e hanno tutta la documentazione comprovante il loro diritto di
proprietà su queste terre.

Più di 80 famiglie palestinesi furono deportate nel 1947 e, in aggiunta alla guerra del
1967, quasi 100 persone furono trasferite forzatamente nel 2008 e oggi più di 126 sono
state condannate dalle autorità di occupazione israeliane al trasferimento forzato
basato su una ingiusta decisione della Corte Suprema Israeliana contro i residenti
palestinesi, originari di questo paese.

L’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 sancisce che «i trasferimenti
forzati, in massa o individuali, come pure le deportazioni di persone protette, fuori dal
territorio occupato e verso il territorio della potenza occupante o di quello di qualsiasi
altro Stato, occupato o no, sono vietati (!), qualunque ne siail motivo». L’articolo 8 (2-b
/ 8) dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale definisce “crimine diguerra”
«il trasferimento, diretto o indiretto, ad opera della potenza occupante, di parte della
propria popolazione civile nei territori occupati o la deportazione o il trasferimento di
tutta o di parte dellapopolazione del territorio occupato all’interno o all’esterno di tale
territorio».

Sulla base del diritto internazionale, ciò che lo Stato di occupazione israeliano sta
facendo equivale a un crimine di guerra e deve essere immediatamente punito dai Paesi
che, ai sensi dell’art. 1 della Quarta Convenzione di Ginevra, si sono impegnati ad
attuarla e a garantirne l’applicazione.

Pertanto chiediamo alla comunità internazionale, all’Unione europea e alle
organizzazioni per i diritti umani di assumersi la loro piena responsabilità per
l’attuazione della Quarta Convenzione di Ginevra e di adottare le misure necessarie e
immediate per prevenire una nuova catastrofe contro il popolo palestinese attuata
mediante il trasferimento forzato delle famiglie palestinesi del quartiere di Sheikh
Jarrah e di applicare il diritto internazionale e le decisioni di legittimità internazionale
alla causa palestinese.

من عمليات الهدم في حي الشيخ جراح